Il circolo Matarese. Conto alla rovescia by Robert Ludlum

autore:Robert Ludlum [Ludlum, Robert]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: Softbook-000071
Amazon: B007NV909G
editore: BUR
pubblicato: 2012-03-16T00:00:00+00:00

19

La portaerei statunitense U.S.S. Ticonderoga era immensa, un'autentica città galleggiante dotata degli equivalenti militari di negozi, farmacie, ristoranti (mense), palestre, uffici e camere di ogni genere: singole, doppie e camerate. Un dedalo di cunicoli e di corridoi più intricato del quartiere cinese di San Francisco versione Star Trek Più si scendeva sottocoperta, più i boccaporti, gli spazi di carico e gli anonimi passaggi in acciaio irti di spigoli si facevano deserti; niente a che vedere con quelli sopra la linea di galleggiamento. Due persone dall'aria singolare correvano lungo un corridoio dal soffitto basso. Uno era un ufficiale nero molto alto costretto a continue contorsioni per non urtare contro le condutture alle pareti; l'altro era un giovane ragazzo bianco, un adolescente muscoloso con le mani fasciate da bende sterili applicate di fresco.

«Muoviti!» urlò il tenente Luther Considine nella sua uniforme estiva spiegazzata e piuttosto sudicia.

«Dove stiamo andando?» domandò Jamie Montrose irrequieto.

«Dove l'ufficiale di guardia e i suoi segugi spero non ti possano trovare!»

Arrivarono di fronte a una pesante porta di metallo con la scritta VIETATO L'ACCESSO ALLE PERSONE NON AUTORIZZATE. Considine estrasse una chiave, la fece girare nella serratura e spalancò la porta. Si trovarono in una stanzetta bianca con al centro un lungo tavolo di formica circondato da sedie girevoli marroni, un grande schermo bianco sulla destra e a sinistra un proiettore per diapositive pronto all'uso.

«Che cos'è questa?» domandò il giovane Montrose.

«È la sala per la convocazione dei piloti impegnati in missioni top-secret.

«Come ha fatto a procurarsi la chiave, tenente?»

«L'ufficiale addetto al controspionaggio è stato il mio comandante fino a che i suoi superiori non si sono accorti che era troppo intelligente, o troppo cieco, per volare. È ancora il mio compagno di stanza ed è convinto che mi sia organizzato un tète-à-tète con un angelo nero.»

«E stato molto gentile da parte sua.»

«Puoi dirlo, schmice, l'ho salvato dal Casinò di Rodi. Prendi una sedia e rilassati. Se si preme questo interruttore, fuori si illumina la scritta rossa vietato entrare.»

«Non so come ringraziarla, signore.»

«Non è necessario, Jamie. Basta che mi racconti tutto nei minimi particolari, e non dimenticare che se è tutta una montatura mi ritroverò a fare il mozzo.»

«Ma le ho detto la verità…»

«Ti credo!» lo interruppe Luther Considine, gli occhi neri furenti. «Ti credo perché tutto ciò è assolutamente privo di senso, perché tu sei così giovane e perché sei anche il figlio di un pilota da combattimento, il migliore sul campo. Per quale motivo dovresti mentire? Ma il capitano con quattro galloni che comanda questa metropoli galleggiante pensa che tu sia scappato dai miei alloggi e che non riesco a trovarti perché il nostro agente segreto ti ha ordinato di parlare con Washington.»

«Neanche per sogno!» insistette il giovane Montrose. «Lei ha paura di essere fregato, ma finora quello che è rimasto fregato sono io!»

«Va bene, va bene. Facciamo un passo indietro. Che cosa ti hanno detto esattamente i due agenti federali al Kennedy International?»

«Non molto… In pratica che mia madre doveva partecipare a una missione segreta e quindi, nel caso si fosse verificata una fuga di notizie, era meglio che io mi trovassi "fuori dal giro".

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